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Home -- Italian -- Perform a PLAY -- 073 (Shock in the classroom 1) This page in: -- Albanian -- Arabic? -- Armenian -- Aymara -- Azeri -- Bengali -- Bulgarian -- Cebuano -- Chinese -- English -- Farsi -- French -- Fulfulde -- German -- Greek -- Guarani -- Hebrew -- Hindi -- Indonesian -- ITALIAN -- Japanese -- Kazakh -- Korean -- Kyrgyz -- Macedonian -- Malayalam? -- Platt (Low German) -- Portuguese -- Punjabi -- Quechua -- Romanian -- Russian -- Serbian -- Slovene -- Spanish-AM -- Spanish-ES -- Swedish -- Swiss German? -- Tamil -- Turkish -- Ukrainian -- Urdu -- Uzbek
TESTI TEATRALI -- puoi interpretarli ad altri bambini
Testi teatrali da far interpretare ai bambini
73. Uno shock in classe 1La vacanze scolastiche erano terminate. Che peccato! Si sperava, però, che il nuovo anno scolastico non sarebbe stato noioso. Gli alunni della scuola elementare erano divisi in piccoli gruppi. Si vestivano un po’ fuori moda, ma a quei tempi era normale. Nonostante ciò erano molto spavaldi. Gianni lo era particolarmente. Tutto quello che lui diceva, veniva fatto. Gianni: “State attenti, quando arriva il nuovo insegnante se vuole subito comandare, vuol dire che è da molto tempo che insegna nella nostra scuola. Ne abbiamo già fatti andare via tre e vedrete che anche questo non durerà molto.” Alunno 1: “Nessuno c’è la fa a rimanere con noi e poi noi siamo molto bravi e abbiamo così tanta voglia di studiare.” (tutti ridono) Alunno 2: “Ecco che sta arrivando. Presto in aula, ognuno ai propri posti!” Alunno 1: “Chissà com’è arrivato nella nostra scuola?” Alunno 2: “Il direttore ha detto, che lo ha mandato Dio.” Gianni: “E noi lo cacceremo via.” (tutti ridono) (Campanella) La campanella della scuola suonò. Gianni e i suoi amici si sedettero in fondo all’aula. Curiosi aspettavano che cosa sarebbe successo. L’insegnante entrò in aula. Guardò serenamente la classe. Insegnante: “Buon giorno ragazzi. Se vogliamo andare d’accordo e se vogliamo che l’anno scolastico proceda bene, allora dobbiamo iniziare altrettanto bene oggi. Adesso alzatevi che preghiamo.” Pregare? Gli alunni erano stupiti. Gianni era talmente scioccato che si alzò senza pensare e mise le mani giunte. Insegnante: “Signore Gesù, ti preghiamo fa che quest’anno in questa classe possiamo stare bene insieme. Ti ringrazio per ogni singolo alunno e ti prego affinché loro possano conoscerti, perché tu li ami. Amen.” In pochi compresero il significato della preghiera, ma di certo colpì i cuori di tutti. L’insegnante voleva, che loro conoscessero Gesù, perché lui li ama? Una cosa del genere non l’avevano mai sentita. Non gli rimase molto tempo per rifletterci sopra. Perché appena si ripresero dal primo choc ecco che arrivò il secondo. Ma di questo ne parleremo la prossima settimana. Personaggi: Narratore, Gianni, 2 alunni, insegnante © Copyright: CEF Germany |